Dal 17 al 21 febbraio, 15 ragazzi sardi, accompagnati dai docenti Pietro Nughes e Alberto Cappai, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica e indimenticabile nel cuore della nostra Valle Ossola. Questo scambio è il frutto di un progetto di gemellaggio tra il nostro Liceo Sportivo e il Liceo Sportivo “Paglietti” di Porto Torres, un’occasione per i giovani di condividere momenti di crescita, sport e cultura.
Durante la loro permanenza, i ragazzi sardi hanno potuto immergersi nel mondo degli sport invernali, in un contesto mozzafiato. Lunedì hanno affrontato il fascino dello sci nordico a San Michele, una disciplina che ha permesso loro di apprezzare la bellezza delle montagne ossolane in modo coinvolgente e dinamico. Mercoledì è stata la volta dell’orienteering, modulo obbligatorio nel biennio del liceo sportivo, che ha messo alla prova le loro abilità di orientamento tra i vicoli di Santa Maria, seguita dalla visita al Museo Spazzacamino, un tuffo nella storia e nelle tradizioni locali.
Giovedì, il gruppo si è spostato a Domobianca per una splendida giornata di sci alpino, dove i ragazzi hanno avuto l’occasione di imparare a sciare sotto la guida di due attenti maestri di sci e godendo della meravigliosa vista panoramica che offre il comprensorio domese. Un ringraziamento particolare va anche al Soccorso Alpino di Domodossola che ha tenuto una interessantissima lezione di gruppo sull’utilizzo dell’ arva in caso di valanga. Il venerdì, infine, è stato dedicato alla risalita del Sacro Monte Calvario, un’esperienza che ha unito sport, cultura e spiritualità, offrendo ai ragazzi una vista spettacolare sulla valle.
Un aspetto che ha reso questo gemellaggio ancora più speciale è stata l’accoglienza delle famiglie dei nostri alunni, che hanno ospitato con calore i ragazzi sardi, facendo vivere loro la realtà della vita quotidiana nella nostra regione.
La seconda parte del gemellaggio si svolgerà dal 12 al 16 maggio in Sardegna quando i colleghi sardi ci restituiranno l’ospitalità, accogliendoci nella loro splendida isola e facendo vivere anche a noi l’emozione degli sport acquatici, in un contesto marino altrettanto affascinante.
“Questo progetto ha dimostrato ancora una volta il valore dell’incontro e dello scambio culturale attraverso lo sport, un’occasione di crescita personale e di conoscenza reciproca che resterà nel cuore di tutti i partecipanti. Un’esperienza che arricchisce non solo i ragazzi, ma anche le comunità coinvolte, che si sono aperte all’altro con entusiasmo e curiosità” sottolinea la docente referente, prof.ssa Francesca Iossi.
Un progetto bellissimo che, siamo certi, continuerà a crescere e a portare nuovi momenti di condivisione e amicizia anche negli anni futuri.